Editoriale
Ascoltarsi e costruire

Ascoltarsi, avere negli occhi e nel cuore il proprio progetto e iniziare a costruire. E’ quello che è accaduto in questi mesi.
Nei primi numeri di Pensallasalute.com abbiamo iniziato a disegnare la nostra idea di salute; un’idea complessiva, che si fonda sul desiderio di consapevolezza e cerca di coniugare la forma con la sostanza. Per noi salute non è “solo” assenza di malattia, ma è anche stare bene, avere una vita piena, approfondire e indagare emozioni e sentimenti, ma anche viaggiare e avere un tempo libero di qualità. Pensallasalute.com è un progetto editoriale che vuole esprimere questo senso unitario della vita: la malattia è uno dei fatti della vita. Quando una persona si ammala non smette di essere sensibile al bello e a ciò che la fa stare bene.
Abbiamo immaginato, pensato, progettato e creato un giornale più ampio, con più sezioni, abbiamo curato l’aspetto grafico, lavorato sulla leggibilità. Ogni numero avrà una copertina e nella sezione archivio potrete trovare tutti i numeri passati.
Questa settimana parleremo di chirurgia robotica urologica, di disturbi gastrici e di uso consapevole dei farmaci, in particolare tratteremo i rischi connessi all’uso prolungato degli Inibitori di Pompa Protonica. Nella sezione di salute naturale, che inauguriamo oggi, troverete una rassegna di prodotti naturali per trattare i più diffusi disturbi gastrici.
Nel viaggio dei nostri luoghi del benessere andiamo alle Terme di Montegrotto; Idratazione di settembre e make up a/i 2016/17 nella sezione Bellezza. Chiude il giornale la nuova sezione – La Grande Bellezza – un’area dedicata alla cultura, al cinema, al teatro, ai libri, alle mostre e alla musica. In questo numero una brillante recensione sul film Leone d’Argento a Venezia#73 di Tom Ford
Quello che definiamo il sogno di una vita, che cos’è? Probabilmente non è la stessa cosa per ognuno. Io credo che i sogni non nascano ma diventino; credo si compongano e si chiariscano vivendo. Credo nelle ispirazioni, ai percorsi – che non sono mai lineari – agli incontri. Nella raffigurazione e nel racconto – spesso fiabesca – dei sogni manca un aspetto che di favola ha molto poco: la fatica. Beh, la fatica è spesso taciuta e sottovalutata. Sto parlando della fatica del credere senza vedere, della fatica della solitudine – perché ci credi solo tu -, della fatica del percorso, di tutto quello spazio di vita che c’è tra l’entusiasmo dell’inizio e una realizzazione.
In questo percorso il giornale si è arricchito di compagni di viaggio: sono persone speciali unite dalla passione, dal talento e dall’elevata professionalità.
Ringrazio e vi presento: Manuela Caserta, giornalista esperta di cultura. Avvocato penalista pentito, dalla scrittura veloce, sagace e mai banale. Scrive anche per il l’Espresso nelle pagine on line di cultura; Renato Torlaschi, giornalista scientifico attento e scrupoloso. Scrive soprattutto su temi medici, con particolare interesse alla nutrizione e agli stili di vita; Sarah Basevi, farmacista attenta esperta di cosmesi, con la passione per la scrittura.
Ringrazio tutti voi. E se desiderate condividere i vostri pensieri con noi scrivete a: redazione@pensallasalute.com.
Editoriale
La sana Malattia
Ho letto un libretto tempo fà, si chiama “La Sana Malattia” ed è da alcuni mesi che i contenuti mi risuonano dentro.
Cos’ è la salute? Perché ci ammaliamo? Siamo abituati a cercare un senso alle cose che viviamo con la nostra mente, cerchiamo di capire o, in alternativa, di non vedere. Che poi, se ci pensate, sono entrambe decisioni della mente. Eppure ciò che si ammala è il corpo, che avrà le sue ragioni per farlo. Studiando il sistema immunitario, così come il sistema ormonale [..]

Ho letto un libretto tempo fà, si chiama “La Sana Malattia” ed è da alcuni mesi che i contenuti mi risuonano dentro.
Cos’ è la salute?
Perché ci ammaliamo?
Siamo abituati a cercare un senso alle cose che viviamo con la nostra mente, cerchiamo di capire o, in alternativa, di non vedere. Che poi, se ci pensate, sono entrambe decisioni della mente. Eppure ciò che si ammala è il corpo, che avrà le sue ragioni per farlo. Studiando il sistema immunitario, così come il sistema ormonale potremo scoprire un meccanismo perfetto e meraviglioso. Vi ricordate Zeno Cosini, protagonista de La Coscienza di Zeno (Italo Svevo): una volta scoperto che nell’atto del camminare si impiegano un numero enorme di muscoli, diventa zoppo, perché non si ritiene in grado di controllare tutto quel gran numero di connessioni.
Fa sorridere? Forse.
E’ proprio questa idea di poter controllare tutto con la mente, l’idea che puoi “decidere” che ci lascia in un grande inganno. Noi siamo un equilibrio di mente, corpo ed emozioni, la nostra salute si basa su un dialogo interdipendente e coerente. Sono sullo stesso piano. La salute quindi passa dall’ascolto dei sintomi che ci pongono magari di fronte a nostri limiti o ci insegnano che non stiamo bene lì dove siamo, in quella situazione.
Proviamo a pensare a una persona che dopo un periodo prolungato di inattività va a giocare una partita di calcetto; la mattina dopo, per l’indolenzimento delle gambe, non riesce a fare le scale di casa. Si preoccupa? No.
Eppure ci sono sintomi chiari e forti, ma non penserà di avere una malattia. Cosa voglio dire? Noi chiamiamo malattia ciò di cui non comprendiamo la funzione. Probabilmente se riuscissimo a riconoscere tutti i segnali di malessere che il nostro corpo ci invia, se provassimo a guardare la malattia dalla prospettiva del corpo, a scoprirne la funzione per noi, ecco forse compiremo un passo più profondo nella comprensione di noi stessi e nella direzione del nostro benessere.
Mi è capitato spesso di non ascoltare le mie emozioni o i segnali del mio corpo e mi è capitato di ammalarmi, di dover ricorrere anche ad interventi chirurgici. Condivido con voi quello che ho compreso: una malattia smette di essere “sbagliata” non necessariamente quando spariscono i sintomi, ma nel momento in cui acquista senso e funzione e possiamo vederla in alcuni casi come una freccia per tornare a casa.
Editoriale
Il Ritmo Naturale

Il Premio Nobel per la Medicina 2017 appena annunciato avrebbe potuto riguardare l’immunologia o la genomica e invece no, oggi parliamo di ritmi circadiani, di orologio biologico, del legame che esiste tra esseri viventi, il pianeta Terra e il Sole. Ebbene, il nostro funzionamento, la nostra salute sono connessi alla Natura. Siamo parte di un tutto che si muove, aldilà di ogni nostra consapevolezza.
Così la salute è un equilibrio dinamico, sofisticato e semplice al tempo stesso. Pensare all’organismo nella sua totalità e con le sue connessioni ci mette nelle condizioni di essere sani per davvero.
Equilibrio è un po’ il leit motive di questo numero che si è costruito intorno alla notizia del Nobel. Uno studio scientifico suggerisce alle persone diabetiche di porre attenzione alle variazioni del livello di glicemia, all’interno della stessa giornata o fra giorno e giorno. In questi giorni si sta svolgendo un Congresso di Endocrinologia e sul tavolo ci sono le linee guida per la diagnosi e il trattamento dei noduli di piccola dimensione della Tiroide che riguardano tra il 50 e il 60% delle persone, soprattutto donne.
Si parla anche di relazioni d’amore grazie alla nostra psicologa dott.ssa Ilaria Cadorin, di bellezza, di fughe alla ricerca di piccoli angoli di paradiso nelle nostra belle montagne. Ancora per qualche giorno nelle sale troverete l’imperdibile film di Soldini, Il Colore nascosto delle cose e qui la nostra recensione.
Editoriale
Pensare alla salute è una scelta quotidiana

L’importanza della prevenzione. Si tende a parlare poco di cancro, è spesso difficile anche pronunciarne il nome; già il termine “tumore” ci appare meno terribile. Eppure perdiamo un’occasione importante. Saperne di più fa un’enorme differenza. Con un corretto stile di vita si possono prevenire efficacemente fino al 40% delle malattie oncologiche e croniche. Pensare alla propria salute è un’opportunità troppo importante per essere sprecata dietro l’ombra della paura o del fatalismo. In questo numero abbiamo condensato il meglio della Ricerca scientifica mondiale in fatto di prevenzione e nuove cure per il cancro. Incontri che ci hanno arricchito – umanamente e professionalmente – e che offrono spunti di riflessione densi e profondi.
Un invito a pensare con più consapevolezza alla nostra salute. E’ la prevenzione la vera scelta da compiere.
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